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Immagine del redattoreTullia Martiradonna

Intervista con l’Head Hunter

Aggiornamento: 29 gen 2019


  • Buongiorno Signora, cosa sta facendo?

  • Sto cercando “teste”, possibilmente pensanti….

  • E finora ha fatto buona caccia? La vedo navigare in un mare di carta….

  • Certo, sono tutti i curricula che sto esaminando per la mia ricerca. È da lì che si parte.

  • Ecco perché è armata di lente di ingrandimento!

  • Eh sì, perché più attenzione metto nel leggere un curriculum, più cose scopro di chi si propone, e più la mia “mira” migliora!”

Questo dialogo immaginario già mette in evidenza una delle situazioni più comuni che viene fronteggiata da una Azienda (start up, piccola o grande), che affronta una ricerca di un nuovo collaboratore: l’enorme impiego di tempo necessario a leggere tutti i curricula che si ricevono, ad esempio, dopo la pubblicazione di un annuncio di lavoro.


La mia amica cacciatrice di teste ha un occhio “specializzato” ed allenato, ed evita questo lavoro al proprio Cliente.

  • “Ma, gentile Signora, questi curricula sono proprio tanti! Da dove arrivano? E se fra questi non ci fosse chi sta cercando?

  • Beh, diciamo che le fonti sono innumerevoli: dai social, ai database di proprietà della struttura che mi aiuta, dagli annunci…ma soprattutto dalle conoscenze personali e dirette costruite negli anni; cioè dal network professionale. Quindi si “pesca” in questo mare.

  • Lei però non sta pescando…

  • Verissimo: io sto “cacciando”! E rispondo alla seconda parte della sua domanda; se tra i curricula non ci fosse quello “giusto”? Le due attività si completano: la pesca richiede silenzio e concentrazione, ma è limitata dall’ambito del fiume; la caccia è attiva, strategica, si seguono le tracce fino a scovare il “Leone”!”

Per un’Azienda, affidare una ricerca ad un “Cacciatore”, significa sapere che il Cacciatore sicuramente troverà il Leone. È la differenza tra pesca e caccia: fuori di metafora, chi si occupa di ricerca e selezione a livello consulenziale, si occuperà anche di percorrere il celebre “ultimo miglio”, il più difficile, fino a trovare il miglior Candidato per l’Azienda, anche se non è in un database o presente nei social.

  • Quindi, cara Signora, Lei conosce bene la savana….

  • Certo, ho vissuto qui, e prima di diventare “Cacciatrice”, ero Leone…

L’esperienza aziendale della Cacciatrice è fondamentale: per capire a fondo i processi aziendali, bisogna averli vissuti sulla propria pelle: le dinamiche, i rallentamenti, gli obbiettivi, ed anche come funzionano i rapporti interpersonali.

  • Ma non solo conosco la savana - continua la Cacciatrice - : ora sono qui, perché chi mi ha commissionato la ricerca vive qui; ma noi professionisti della Caccia giriamo il mondo, e studiamo prima di tutto l’ambiente in cui vive il nostro Cliente!

La mia amica sottolinea ora uno dei benefici più importanti per il Cliente: il Professionista della Ricerca e Selezione studia con accuratezza tutto il mondo del Cliente e non si basa per la sua ricerca solo sulla job description, che è, certamente, parte importante del processo. Ma il professionista che svolge questa attività DEVE conoscere molto bene il Cliente: raccoglie informazioni facendo domande, “surfando” in internet, conoscendo la concorrenza e conoscendo il Responsabile ed il team in cui andrà ad inserirsi il nuovo assunto e, soprattutto, cercando di intuire il “non detto”. Infatti può capitare, se questa fase non viene svolta con attenzione, che il Neo-Assunto non si trovi a proprio agio nel nuovo ambiente e, quindi, non “performi” adeguatamente.


La sfida del Consulente è quella di trovare il miglior Candidato per QUELLA realtà specifica.

  • Lei, però, cara Signora, si sta arrampicando su quella altura…

  • Certo, perché dall’alto ho una visione più completa di tutto il panorama; e più oggettiva!

A volte, le Aziende svolgono in prima persona la ricerca del nuovo candidato: ma le influenze interne possono essere forti, e far perdere una caratteristica fondamentale per questa attività: l’OGGETTIVITA’.

Il professionista offre al proprio Cliente quello che in francese si chiama: recul.


Ma ora dove sta andando? Vedo una folta giungla laggiù…

  • Già. Sto per affrontare una parte piuttosto delicata, fatta di lettere di impegno, patti di non concorrenza, preavvisi, periodi di prova, cedolini, contratti nazionali e di secondo livello, TFR…

  • Si fermi! Si perderà!

  • Ma no, conosco bene e so come consigliare il mio Cliente! E c’è anche il Jobs Act!

Infatti, l’attività del Consulente di Selezione comporta anche consigliare correttamente come districarsi tra le numerose norme contrattuali e non, tipiche italiane. Il Consulente, che conosce sia le norme italiane, che quelle straniere, diventa di fatto un MEDIATORE CULTURALE.


Inoltre seguirà sia il Cliente che il Nuovo Assunto per sei mesi, per sciogliere ogni possibile nodo e, in certi casi, fare da “cuscinetto”.


Il Consulente di Selezione può anche, se il Cliente lo richiede, gestire interamente la parte negoziale con il Candidato, sia a livello linguistico che a livello contrattuale ed economico.


Ad esempio, come valorizzare a livello contrattuale i fringe benefits; oppure, se il Cliente è francese ed il candidato italiano, spesso la lingua comune diventa l’inglese. Il Consulente che parla inglese può valutare le skills linguistiche del Candidato, ma anche la corretta interpretazione della volontà delle due parti; se parla anche francese, ancora meglio, aiutando gli interlocutori nelle parti più delicate.


Anche le consuetudini hanno la loro importanza, perché portano sia il Cliente non italiano che il Candidato a dare per scontato vari aspetti. Cosa si aspetta il Candidato Italiano? E cosa si aspetta il Cliente Europeo?


Se la posizione è a livello internazionale, di solito non ci sono problemi. Ma se la posizione è “locale” e le aspettative di entrambi non sono allineate, questo disallineamento può provocare malintesi, che in una fase iniziale sono molto pericolosi.

  • Però, cara Signora, tra caccia e pesca, giungla, mediazioni varie, eccetera eccetera, quanto tempo passerà prima di trovare il “leone giusto”? Non ho tutto questo tempo!

  • Non si preoccupi, noi lavoriamo in equipe, e, mentre Lei svilupperà con successo il suo business, al massimo tra due/tre settimane le presenteremo la “rosa” dei suoi Nuovi fantastici Leoni!!!

Riassumendo i benefici:

  • Risparmio di tempo (il processo viene gestito dall’inizio alla fine)

  • Certezza di trovare il candidato più adatto anche al di fuori dei social e Database

  • Competenza e conoscenza di ambienti differenti

  • Oggettività ed Omogeneità nella gestione dell’intero processo

  • Mediazione culturale

  • Gestione della negoziazione e degli aspetti contrattuali

  • Corretta valutazione delle esigenze ed aspettative di entrambe le parti

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