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Testimonianze

Maria Rita Fallarino, Digital Marketing Manager

Ho avuto il piacere di fare e vivere con la Dott.ssa Tullia Martiradonna diverse esperienze di professional coaching, alcune “classiche” basate sul confronto face-to-face e sul racconto “in parole” della specifica situazione/esigenza professionale, altre invece basate sul metodo innovativo del coach musicale. In entrambi i casi ho trovato il coaching estremamente utile per mettere subito a fuoco il problema, comprenderlo in tutti i suoi elementi di base e trovare soluzioni che mi consentissero di cambiare e ottenere risultati concreti in tempi rapidi. Sicuramente l’esperienza più forte che ho vissuto è stata quella del musical cooaching, una tecnica questa in cui la Dott.ssa vanta forti conoscenze e competenze. La musica come tramite interiore ed emozionale per analizzare e conoscere se stessi sia come individui espressione di desideri e sogni, sia come ingranaggi di dinamiche relazionali, lavorative e personali. E’ questa la vera forza del coaching musicale che ripercorrendo le melodie, gli elementi compositivi, le sfumature dei toni - alti, medi, bassi – la cadenza del tempo musicale, consente al coachee di entrare in contatto con la parte più intima di se, ossia con tutte le sue emozioni. Ed è poi attraverso questo ascolto e le assonanze che naturalmente si sviluppano tra la realtà vissuta e il sentire, che, aiutati dal coach, si arriva ad una visione diversa della situazione di partenza e si trovano i giusti correttivi. Spesso concentrati troppo sul fare e sulla dimensione prestazionale della vita, ci dimentichiamo di “ascoltare” e questo può causare tensioni dentro e fuori di noi. Il musical coaching si differenzia in questo dal classico coaching, perché consentendo al coachee di sintonizzarsi sia con la parte razionale di se che, soprattutto con quella emozionale, restituisce immediatamente una visione diversa delle cose i cui effetti si propagano nel tempo. Le parole spesso si dimenticano, le emozioni rimangono.

Massimiliano Brambilla, Manager Director (Designa)

Il percorso di coaching con Tullia è stata una bella esperienza sia dal punto di vista professionale che umano.

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Una serie di momenti  di confronto, di verifica, di bilancio e di rilancio  che Tullia ha guidato con grande capacità di ascolto e di critica costruttiva.

 

Molto particolare è stato il coaching con la musica: un modo diverso  per valutare stili di management, rapportandoli ai diversi stili di composizione ed esecuzione musicale.

Claudia Tressi

Tullia è una persona molto competente con grande esperienza, capace di mettere subito le persone a proprio agio per capire quale sia il modo migliore di lavorare per raggiungere l'obiettivo prefissato.

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Tullia è anche un'artista che sa combinare la sua passione per la musica con la sua competenza professionale.

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Tullia è sempre molto disponibile e capace di comprendere appieno la persona che segue.

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Mi sono trovare davvero bene. 

Maurizio Carnelli, Pianista

Ho avuto il piacere di fare una sessione di note di coaching con la dottoressa Martiradonna.

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Ero molto incuriosito da questa esperienza, poiché sono un musicista ed ero ansioso di capire come si potesse, attraverso una serie di ascolti musicali, arrivare a far luce su aspetti più intimi della propria personalità.

 

Ovviamente nel corso di una sola sessione si può solo avere l'idea, un "assaggio", di quel che potrebbe essere un percorso più lungo e strutturato in tal senso; ma già questo singolo incontro mi ha lasciato soddisfatto e, in certa misura, sbalordito.

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Spesso chi come me è musicista riesce a padroneggiare, chi meglio e chi peggio, ciò che concerne il proprio campo di azione; ma tranne rari casi, nessuno si occupa di andare oltre, e di provare a saggiare le connessioni, in parte note e in parte ancora misteriose, tra la musica, l'effetto che produce in chi la ascolta, e come da una pratica innocente come è quella di commentare un brano musicale e analizzare a grandi linee come è fatto si possano inferire stati della propria personalità, atteggiamenti, persino paure.

 

Una traslazione per me assai intrigante, per cui si parla di musica ma alla fine si arriva a parlare, o meglio a capire, qualcosa di se stessi.

 

Da approfondire, e da consigliare.

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